Uno, nessuno e centomila (Luigi Pirandello).

"Uno, nessuno e centomila" è un'opera letteraria di Luigi Pirandello che rappresenta l'apice della tensione narrativa dell'autore e rappresenta uno dei risultati più innovativi della letteratura del Novecento. All'interno di una geografia accidentata fatta di naufragi esistenziali che caratterizza l'opera di Pirandello, il protagonista lucidissimo, Vitangelo Moscarda, arriva a conquistare una dolorosa accettazione dell'incompletezza di sé, che si raggiunge attraverso il cammino della rinuncia e della solitudine. Questo stesso cammino viene intrapreso da Serafino Gubbio, che desidera eliminare tutte le maschere, aspirando a una tranquillità interiore che si traduce in una totale disponibilità, fino a trasformarsi in uno spazio bianco. La crisi dell'io, che si frantuma nel susseguirsi di prospettive e punti di riferimento, porta i protagonisti di questi due romanzi a un abbandono definitivo di ogni legame con la realtà. "Uno, nessuno e centomila" rappresenta quindi un'opera complessa e profonda che esplora tematiche legate all'identità, alla percezione di sé e alla relazione con il mondo esterno.