Vittorio Il Barbuto (Guido Pagliarino).

Ecco una proposta di riscrittura del riassunto della trama del romanzo "Vittorio Il Barbuto" di Vittorio Il Barbuto:

New York, 30 marzo 1972. Durante un banchetto organizzato dal senatore Donald Montgomery, candidato alla presidenza degli Stati Uniti, viene uccisa con un colpo di pistola Anna White, ricca finanziatrice della campagna elettorale di Montgomery. La donna, moglie dell'uomo d'affari Peter White, era nota per le sue numerose relazioni extraconiugali, fra cui quelle con l'italiano Vittorio D'Aiazzo, vice questore di Torino, e il suo amico Ranieri Velli.

L'assassino, con il volto parzialmente coperto, dopo aver ucciso una guardia giurata fa irruzione nella sala e spara un colpo mortale ad Anna White, per poi darsi alla fuga. I presenti notano la bassa statura, la corporatura massiccia e la folta barba grigia dell'uomo, tratti che corrispondono a quelli di Vittorio D'Aiazzo. Inoltre D'Aiazzo, accompagnato dalla fidanzata Marina Ferdi, risulta essere a New York proprio quella sera, sebbene il suo nome compaia nella lista degli invitati al banchetto.

Il procuratore distrettuale Maxwell, amico di Montgomery, accusa D'Aiazzo e la Ferdi dell'omicidio. L'obiettivo è dimostrare che non si è trattato, come sostiene il presidente uscente Richard, di un attacco orchestrato dallo stesso Montgomery per fini elettorali. Maxwell è determinato a ottenere una condanna sulla base del presunto movente passionale di D'Aiazzo.

La coppia italiana viene estradata a New York per il processo. L'avvocatessa Sarah Ford, che difende D'Aiazzo, mette in dubbio la colpevolezza e ipotizza che l'assassino possa essere il marito tradito della vittima. Nel frattempo Velli, desideroso di aiutare l'amico ma impossibilitato ad agire di persona, ingaggia una coppia di investigatori privati. Anche due collaboratori di D'Aiazzo, i commissari Moreno e Sermoni, conducono indagini informali per scagionarlo. Fra Torino e New York emergeranno preziosi indizi che condurranno alla verità.